martedì 2 giugno 2015

"Come perdere la verginità in altalena" (c) 2015 - installazione con "Camere con Vista" presso "Ancona Crea" 12-19 aprile 2015






L'installazione tenta di cogliere un istante immortalato, che contraddice la storia: il tempo cronologico che costituisce la cifra dell'infinita ricapitolazione di un'esistenza.
Perché quest’avvenga, occorre un tipo di fotografia che convochi questa speciale relazione, nella quale la presenza stilistica non rischi di distrarre l'attenzione del fatto, dall'istante, dalla persona verso l'artista che l'ha fatta.
La magia misteriosa delle immagini funziona anche quando si tratta d'istanti quotidiani e di personaggi sconosciuti. Di ognuno di loro ci danno l'impressione come se ritrovassimo un caro amico o un parente del quale vorremmo tanto conoscere quanto si è poi svolto nella sua vita. Il destino che ha avuto, e che davvero qualche volta sembra essere misterioso, in quell'attimo, in quell'infinita ricapitolazione di un'esistenza.
Il popolo vittima delle allucinazioni rivoluzionarie e brutali ha la sua posizione in questa mappa del delirio umano; indifferente alla totale perdita della verginità umana nei confronti della libertà e il diritto di vivere con serena fiducia e in pieno la propria età.  E' la raffigurazione essenziale di quello che divide sempre il mondo - tra paesi prosperi e paesi disgraziati.
Mi chiedo, come anarchico e incredulo a ogni potere: come ci si possa ancora mettere in relazione con il mondo ingessato e decadente della virtù militare polverosa e nostalgica.